Unicità della leadership.
È curioso, ma altrettanto stimolante, pensare a quanto sia fondamentale che il senso che ciascuno di noi attribuisce a questa “molecola” di competenze, comportamenti, atteggiamenti, emozioni e stati d’animo sia da rimettere costantemente in gioco.
Che managerialità vogliamo esercitare nella nostra organizzazione? Visionaria o realistica? Direttiva o partecipativa? Carismatica, ispirazionale o addirittura trasformazionale? Gentile o impositiva?
E se cambiassimo le “o” in “e”? Oppure trovassimo occasioni sistematiche per ripensarla davvero insieme e per ricreare un concreto allineamento su cosa vogliamo essere come manager nella nostra realtà? Il manager deve avere consapevolezza delle varie tipologie di leadership che può attuare.
“Impossibile”. “Non c’è il tempo”. “Le cause di forza maggiore, con cui ultimamente stiamo facendo tutti i conti, non ce lo consentono”. “Il mercato si muove troppo velocemente e noi invece cambiamo più lentamente.” ”Non si può fare”.
Niente di tutto questo.
Ampliare prospettiva e sguardo, avere il desiderio di uscire dagli schemi, ascoltare gli altri, definire come priorità momenti di confronto costruttivo sul tema, se lo vogliamo, possono rappresentare ingredienti fondamentali per realizzare un manifesto comune.
Abbiamo imparato che prenderci troppo sul serio non è particolarmente produttivo; abbiamo visto che, se continuiamo a colorare stando dentro le righe, corriamo il rischio di non dire niente di nuovo. E allora? Osiamo. Cambiando completamente approccio mentale e modalità.
Condividere una visione comune sul senso della leadership nel nostro contesto, definire comportamenti coerenti con questo significato, capire di cosa abbiamo bisogno per metterli in atto, partendo dal presupposto che sia tutto in divenire, sono i passi da compiere. E questo lo sappiamo tutti. Ciò che fa la differenza è il come arrivarci.
Sogno, divertimento, leggerezza, fantasia, attivazione di tutti i canali sensoriali rappresentano una grande ricchezza per far fiorire davvero. Noi l’abbiamo sperimentato più volte e vi assicuriamo che “si può fare”.
“Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”, diceva Italo Calvino. E noi sottoscriviamo ogni singola parola.